Biodiversità e sostenibilità a portata di tutti

Cosa possiamo fare per rendere il mondo più pulito e giusto?
Cosa possiamo fare noi piccoli esseri umani per tentare di salvaguardare la biodiversità e la sostenibilità del mondo agroalimentare?
Personalmente ritengo che possiamo fare molto, perchè tante piccole cose nella nostra quotidianità possono essere determinanti per questo scopo.
Questo blog, all'inizio oggi della sua vita, cercherà di promuovere questa filosofia, basandosi su due concetti chiave.



Biodiversità

Nel 1960 la vita media di un pollo allevato per il consumo umano era di 80 giorni, per raggiungere un peso di circa un chilo e mezzo. Oggi vive 40 giorni e arriva a pesare 5 chili, spesso grazie a pratiche poco naturali. Questo non è necessario perchè noi consumatori vogliamo mangiare il petto di pollo, ma perchè spesso vogliamo mangiare solo il petto di pollo. E ci sono tanti altri esempi per rendere chiaro quanto le nostre volontà gastronomiche possono mettere in pericolo gli equilibri e la biodiversità. 
Non penso ci vogliano grandi scienziati a capire che il ritmo alimentare dei giorni nostri non è sostenibile nel medio-lungo periodo. E' un ritmo folle, dettato spesso dalle assurde volontà di noi consumatori che non capiamo che stiamo solamente facendoci del male, a noi stessi prima che a tutto il resto.
Dobbiamo imparare a sfruttare la biodiversità agricola, questo concetto che si esprime in termini di varietà di prodotti e razze animali locali, aventi un forte legame con il territorio. 
Dobbiamo salvaguardare le piccole realtà produttive, 



Piccolo è meglio


Il mercato del cibo è dominato dalle multinazionali che impongono il loro interesse sulle realtà più piccole. Quando acquisti un prodotto di una multinazionale il prezzo che paghi (spesso salato) va in larga parte alla azienda detentrice del marchio, che quasi sempre non fa molto di più che mettere il proprio nome, e solo una minima parte va a chi si è davvero spaccato la schiena per creare quel prodotto.
In più la piccola produzione è quasi sempre più sostenibile per l'ambiente, viene fatta in modo più naturale. 
In un mercato che è sempre più omologato, sempre più propenso a decidere per noi di cosa dobbiamo nutrirci, questo blog sarà una piccola voce che andrà alla ricerca delle realtà che scelgono di distinguersi.
Già immagino i commenti che stanno nascendo, ma voglio precisare che non appartengo ad uno di quei gruppi di nostalgici contrari a tutto ciò rappresenta modernità.
Io sono favorevole al progresso, e sono convinto che il progresso ci ha permesso di raggiungere traguardi di benessere impensabili sino ad alcuni decenni fa.
Ma il progresso deve avere come fine quello di innalzare la qualità della vita di tutti, non deve avere come unico fine la ricchezza economica (di pochi) costruita sulla pelle di molti.