Glifosato: dove si trova? Siamo davvero a rischio? Dove lo mangiamo?

Dove si trova il glifosato, un pesticida tra i più potenti al mondo? Dove rischiamo di mangiarlo?

glifosato monsanto


Il glifosato è uno dei pesticidi più potenti ed utilizzati nel mondo. Dove rischiamo di mangiare questa sostanza nociva?

Cos'è il glifosato?

Il glifosato, di cui si è ampiamente discusso negli ultimi tempi, è una sostanza chimica alla base degli erbicidi più utilizzati al mondo, in particolare del Roundup prodotto da Monsanto. I prodotti a base di glifosato sono utilizzati nelle colture alimentari, in particolare in quelle OGM, ma anche nei parchi, giardini, nei bordi strada e ferrovie.
Uno studio della IARC (Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro) del 2015 ha evidenziato un legame tra glifosato e cancro, ma la EFSA (Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare) ha respinto tali conclusioni, suscitando un acceso dibattito sul tema. Per questo motivo la Commissione Europea ha rinviato la decisione sul rinnovo della concessione all'utilizzo di glifosato nelle colture alimentari, scegliendo di fatto di non decidere, tirandosi indietro. Un mese scorso la ECHA (Agenzia Europea per le Sostanze Chimiche) ha rigettato lo studio IARC, dicendo che “le prove scientifiche disponibili non soddisfano i criteri per classificare il glisofato come cancerogeno, mutageno o tossico per il sistema riproduttivo”
Come che la pericolosità di un prodotto sia solo l'essere cancerogeno o mutageno. 
Anche l'amianto era considerato sicuro, sino a che non si è scoperto che proprio sicuro non era. 

Tale verdetto lascia però numerosi dubbi, soprattutto a causa del conflitto di interessi del presidente della commissione, Tim Bowmer: ha lavorato per 20 anni come consulente del settore per molte aziende chimiche, terminando i propri contratti di consulenza il giorno prima di diventare presidente della commissione di valutazione dei rischi.
A prescindere dalla presenza o meno di questo conflitto, l'ISPRA lo scorso anno ha rinvenuto 175 specie di pesticidi nelle acque di falda italiane, e la sostanza più presente di tutte era proprio il glifosato.  
Persone, piante e animali sono oggi esposte in tanti modi al glifosato e ai prodotti commerciali che lo contengono, come dimostrano i diversi casi rinvenuti in Italia.

Dove è stato trovato

Lo scorso febbraio diversi siti di informazione sono usciti con la notizia che una ricerca dell' Umweltinstitut München ha mostrato la presenza di glifosato in alcune delle più note marche di birre. Benché per la birra non esista un limite di riferimento, questo è ben precisato per l’acqua, ed è di 0,1 microgrammi. Il che significa che alcune delle birre esaminate eccedono di 300 volte questo limite.
Ma il glifosato non è stato trovato solamente nella birra. Tutti i prodotti a base di grano sono potenziali contenitori di glifosato.
Il Test-Salvagente ha eseguito diverse analisi su alcune categorie di prodotti alimentari trovando risultati non troppo rassicuranti. I bastoncini All-bran plus di Kelloggs' ad esempio contenevano 0,140 mg/Kg di glifosato, così come le fette biscottate integrali Gentilini (0,130 mg/Kg). Valori inferiori di contenuto per le marche di pasta analizzate, ma comunque presente in tutti i campioni.

QUI LA TABELLA COMPLETA DELLE ANALISI

Non si salva neppure l'acqua.
L’Ispra ha presentato un rapporto sullo stato di contaminazione delle acque nel biennio 2013-2014, con un campionamento riferito a 3747 punti, mostrando come rispetto al biennio precedente risultasse aumentato il livello di contaminazione ma anche il numero di sostanze trovate. In particolare, in Lombardia e Toscana, dove il monitoraggio si è concentrato sul glifosato e il suo derivato, l’acido aminometilfosforico, si è scoperto che il primo contamina le acque superficiali in quasi 4 casi su 10 e il secondo in oltre 7 su 10.

Slow Food sostiene l’iniziativa dei cittadini europei #StopGlyphosate che chiede alla Commissione europea di vietare l’uso del glifosato, riformare il processo di approvazione dei pesticidi UE, e impostare obiettivi vincolanti per ridurre l’uso dei pesticidi in Europa. Oltre 500 mila persone hanno già firmato la petizione. Firma anche tu.