Tenuta San Leonardo, nobiltà italiana e cuore bordolese

Tenuta San Leonardo rappresenta il miglior vino di taglio bordolese italiano. Un pizzico di Bordeaux in Trentino.
Tenuta San Leonardo

Tenuta San Leonardo, incastonata tra i monti della Vallagarina, rappresenta una delle migliori espressioni dei vitigni internazionali in Italia. Inizia da qui un percorso attraverso i Signori del Vino italiano.

Se esistono vini che trasmettono fedelmente il carattere, la signorilità e l’eleganza di chi li produce questi sono certamente quelli di Tenuta San Leonardo, a Campo Sarni nella Vallagarina proprio sul confine tra Veneto e Trentino. La Tenuta San Leonardo che ospita più di 300 ettari di cui 25 vitati, é gestita con amore e passione dal Marchese Carlo Guerrieri Gonzaga coadiuvato dal figlio Anselmo e da alcune famiglie residenti all’interno della tenuta che si tramandano il lavoro di padre in figlio. Artigiani del vino sì, ma anche Signori del vino.

L'intuizione del Marchese

Non è difficile innamorarsi di questo luogo. È il Trentino del sud, ad una manciata di passi dal confine veneto, quello che ospita l’azienda, un tempo feudo ecclesiastico, oggi piccolo borgo sinonimo di una delle eccellenze che hanno fatto la storia del vino in Italia. La villa fu costruita nel 1794, ma e solo dalla fine del XIX secolo che i Guerrieri Gonzaga nel presero possesso, quando il Marchese Tullo sposò Gemma de Gresti.
Tutte le storie hanno un momento di svolta e Tenuta San Leonardo l'ebbe negli anni '60, quando il Marchese Anselmo Guerrieri Gonzaga lasciò la conduzione della tenuta al figlio Carlo. 
Carlo non era un dilettante del vino, aveva studiato enologia a Losanna e nella cittadina svizzera conobbe il suo parigrado, Mario Incisa della Rocchetta che gli trasmise l'amore per i vini della zona di Bordeaux, all'epoca l'unico vero grande riferimento di qualità mondiale. 
Si trasferì quindi a lavorare a Bolgheri, dove la tenuta San Guido non raggiungeva i due ettari e il Sassicaia era molto lontano dall'essere prodotto. Ma furono questi otto anni di instancabile affinamento delle conoscenze sui vitigni bordolesi, e i rapporti instaurati con Piero Antinori e Giacomo Tachis, a far maturare nella mente di Carlo Guerrieri Gonzaga la convinzione che a San Leonardo si potessero fare grandi vini in stile bordolese.
Era il 1978 quando vennero piantate le prime barbatelle di Cabernet Sauvignon, aveva avuto inizio la storia del San Leonardo.

Carlo Guerrieri Gonzaga di San Leonardo
Il marchese Carlo Guerrieri Gonzaga

Le vigne e lo stile

Alla Tenuta San Leonardo c'è sempre stata influenza francese. I vitigni storici coltivati erano Merlot e Cabernet Franc (dopo si scoprì che buona parte era in realtà Carmenere), ai quali si aggiunse il Cabernet Sauvignon importato.
Le vigne godono di un clima eccezionalmente temperato tipico della più meridionale area del Garda. Il clima di montagna che impreziosisce le uve di acidità e corredo aromatico attraverso le escusioni termiche, si intreccia con il clima mediterraneo che porta a compimento la maturazione fenolica dell’uva. 
Sono in tutto 25 ettari: ad altitudine attorno ai 150 metri s.l.m., su terreni ricchi di ciottoli che furono il letto di una diramazione dell’Adige, sono state impiantate le vigne di Merlot mentre è prevalentemente un suolo sabbioso con pH neutro quello che tra i 150 ed i 250 metri s.l.m. accoglie Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e le antiche vigne di Carmenère. Tutti terreni a bassa fertilità e ben drenati da cui nascono uve che una volta divenute vino garantiscono una quantità di antociani davvero inusuale, e non solo per il Trentino. Talmente inusuale da fare di queste terre un tempo chiamate Campi Sarni, una enclave del tutto unica.
Lo stile di tutte le produzioni è incentrato sulla assoluta eleganza. Il grado alcolico è quasi sempre contenuto, l'utilizzo del legno è controllato, dosandolo il giusto e senza eccessi.
Barrique di Tenuta San Leonardo
La barricaia di Tenuta San Leonardo

I vini

Alla Tenuta San Leonardo si producono cinque diverse etichette, in grado di soddisfare qualsiasi esigenza.

San Leonardo
Dalle vigne più vecchie nasce la linea ammiraglia della cantina. Riconosciuto più volte come il miglior taglio bordolese d'Italia è Un rosso possente ed elegante in cui i colori, gli aromi, i sapori del Cabernet Sauvignon, del Carmenère e del Merlot, invecchiati in piccole botti di rovere si fondono armoniosamente creando un vino di corpo unico, intenso e con grande profondità di gusto. Un vino capace di sostenere un lungo percorso evolutivo di durata ultradecennale. Viene prodotto solo nelle annate migliori.

Terre di San Leonardo
E' il "fratello minore" del San Leonardo, dalle vigne più giovani. Ricalca le orme del capostipite strizzando però l'occhio più alla leggerezza e alla bevibilità. E' un rosso abbinabile a tutto pasto, che non disdegna di essere servito a qualche grado in meno della "convenzione" dei vini rossi.

Carmenere
Nasce dalle vigne più antiche di tutta la Tenuta San Leonardo. Rese ipercontrollate e vinificatura in cemento a cui segue un lungo affinamento tra barrique e bottiglia che può raggiungere i cinque anni. Un grande rosso, ad oggi commercializzato solo in magnum da 1,5 litri.

Villa Gresti
Nel Villa Gresti l'effetto del legno viene spinto di più rispetto agli altri rossi, con l'uvaggio a base Merlot che affina in barrique nuove. Ne esce un vino vellutato ed elegante, degno del nome che porta.

Vette di San Leonardo
E' l'unico bianco della tenuta, un Sauvignon Blanc in purezza. Il carattere fresco e minerale riflette la personalità delle montagne che circondano Tenuta San Leonardo.

Le foto sono tratte dal sito dell'azienda.